Un capitolo a parte merita sicuramente il discorso “lievito”,
il quale mi sta facendo partire la brocca.
Ogni settimana a casa nostra si consumano una media di due
ciambelle per la colazione e un numero imprecisato di biscotti, di cui mio
marito è un consumatore seriale. Il tutto per un totale di tre bustine di
lievito.
Prima ero solita comprare al supermercato il lievito
vanigliato “Pane degli Angeli”, che acquistavo nella confezione da 10 bustine,
per un totale – se non ricordo male – di circa 3 Euro. Con questa confezione ero più o meno a
posto per almeno tre settimane.
Nell’ultimo mese ho comprato da NaturaSì il lievito
vanigliato biologico per dolci “Baule Volante”, nella confezione da tre bustine
che – sempre se la memoria non mi inganna – costa più o meno 1,70 Euro. Con questa confezione riesco a
soddisfare giusto le nostre esigenze settimanali.
Però mi sono stancata perché, a parte il fatto che non
riesco ad andare da NaturaSì tutte le settimane e quindi quando ci vado mi
sento un po’ una matta a svaligiare il reparto lieviti, mi piace fare mie le
parole che ho trovato sul blog Bio si può:
Anche da un punto di vista ecologico, usare prodotti i cui pochi grammi
sono contenuti in tanta carta (o, peggio ancora, alluminio) e che hanno
percorso centinaia di chilometri per arrivare in supermercati iperilluminati e
supercondizionati, non è una scelta tra le più corrette.
Cosa fare allora?
L’anno scorso abbiamo provato la pasta madre. Giuro che ci
abbiamo provato. Per ben due volte.
Ma purtroppo non fa per noi.
Ci piace molto l’idea della pasta madre, eravamo soddisfatti
delle ricette che utilizzavamo ma i suoi tempi lunghi entrano in pieno
contrasto con la nostra totale mancanza di organizzazione.
In cucina, infatti, siamo un po’ degli improvvisatori:
decidiamo un momento per l’altro cosa mangiare e quasi mai pianifichiamo i
nostri pasti.
Pane ne consumiamo pochissimo (più che altro cerchiamo di
far entrare poco pane in casa nostra perché siamo capaci di ingurgitarne, per
pura golosità, delle quantità imbarazzanti).
E per quanto riguarda la nostra classica ciambella della
colazione, spesso ci accorgiamo di averla terminata proprio la mattina stessa,
per cui spesso ci mettiamo all’opera all’ultimo minuto (usiamo una ricetta
velocissima che prevede 20 minuti di cottura).
Insomma, anche se ci abbiamo provato con le migliori
intenzioni, la pasta madre proprio non fa per noi. Purtroppo.
E quindi?!?
Ho guardato un po’ su Internet e ho trovato queste ricette:
- mescola 1 di
cucchiaino di bicarbonato con 2 di cremore di tartaro (per 225 g di farina)
- oppure, 1/4 di cucchiaino (2 g) di bicarbonato con 125 g
di yogurt;
- oppure ancora, 1/4 di cucchiaino (2 g) di bicarbonato con
1/2 cucchiaino di aceto o succo di limone e 100 g di latte.
Devo dire che mi ispira molto il mix bicarbonato + cremor
tartaro, per cui ho deciso di partire alla ricerca del cremor tartaro, che
vorrei acquistare in farmacia e non sotto forma di bustine al NaturaSì.
Suppongo che non sarà facile trovarlo nelle immediate vicinanze, quindi...che la caccia abbia inizio!
Nessun commento:
Posta un commento